Ubuntu 18.04 – Installazione con RAID Software

Recentemente ho avuto la necessità di installare la distribuzione Ubuntu Desktop 18.04 (Bionic Beaver) mettendo in RAID software due Hard Disk presenti sulla macchina e sfruttando il gestore logico dei volumi (LVM). L’installazione guidata di Ubuntu Desktop non permette di creare un RAID, sfruttando l’installazione manuale ho avuto invece diverse problematiche che mi hanno fatto desisterete dopo un giorno di tentatavi.

Ho poi scoperto la presenza dell’ISO Ubuntu Server Alternative che implementa diverse caratteristiche aggiuntive come è possibile leggere dalla descrizione sul sito ufficiale:

If you require advanced networking and storage features such as; LVM, RAID, multipath, vlans, bonds, or re-using existing partitions, you will want to continue to use the alternate installer.

Attraverso questa ISO sono riuscito ad installare Ubuntu 18.04 e a creare il RAID software sfruttando l’installazione guidata tramite CLI, successivamente ho installato l’ambiente Desktop.

Attualmente non è possibile installare l’ambiente desktop ufficiale di Ubuntu (ubuntu-desktop), a causa di errori ridondanti sulle dipendenze, il team di sviluppo è già a conoscenza di questa problematica e speriamo corregga gli errori al più presto. Ho quindi deciso di optare per un ambiente Desktop alternativo, ho installato Ubuntu Budgie un progetto che non conoscevo ma che ho trovato molto valido.

Per vedere gli ambienti desktop disponibili all’installazione potete sfruttare questo comando:

$ tasksel –list-task

Successivamente per procedere all’installazione:

$ sudo tasksel install GUI-TASK-NAME

 

 

0 0 votes
Article Rating
Subscribe
Notificami
guest

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.

1 Comment
più votati
più nuovi più vecchi
Inline Feedbacks
View all comments
Kim ALLAMANDOLA
20/10/2018 11:23

Personalmente stufo dell’aumento di bachi di Ubuntu e della direzione presa, dall’abbandono del desktop a snap, sono passato a NixOS, insieme a GuixSD il primo e gli unici OS “funzionali” che abbiamo, ovvero l’implementazione del concetto di infrastructure as code built-in nell’OS. Uno, due o pochissimi files di testo, secondo come uno organizza la configurazione ed ecco un sistema perfettamente replicabile e configurabile in ogni aspetto. Nessun aggiornamento che “rompa” qualcosa visto che la root è solo una collezione di symlink, i BE di OpenSolaris/IllumOS “dei poveri”, e ogni modifica crea una nuova “entry”/BE in grub/slim avviabile. In più con… Leggi il resto »